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Pellegrinaggio in Terra Santa dal 22 al 29 luglio: un segno di speranza di fronte alla guerra

Scritto da Silvano Guerrini il .

Pellegrinaggio in terrasantaDal 22 al 29 luglio un gruppo composito di 19 persone, proveniente da Vinci e da varie altre località, ha svolto un Pellegrinaggio in Terra Santa dopo una consueta preparazione avvenuta nei mesi precedenti. Il drammatico clima di guerra attorno alla striscia di Gaza, caratterizzato dal lancio di missili e da bombardamenti, ha comportato che il gruppo iniziale dei 35 prenotati si riducesse notevolmente, ma, come previsto, il percorso oggetto del Pellegrinaggio svolgendosi nel nord e nel centro non ha comportato nessun problema di sicurezza. Anzi da sempre ed in particolare in questo caso la presenza di turisti e visitatori dà un contributo all’economia di palestinesi ed ebrei ed allo sviluppo di relazioni di pace.

Il percorso, iniziato dalla Galilea (Basilica dell’Annunciazione, Monte Tabor, Sefforis, Lago di Tiberiade, Cafarnao), è proseguito per la Valle del Giordano, Gerico, Qumran, il Mar Morto, fino poi alla suggestiva città di Gerusalemme. Oltre ad una competente guida del posto, la visita è stata sostenuta dai preziosi suggerimenti di don Renato, esperto di questi luoghi essendoci venuto per ben 17 volte, dai riferimenti specifici ai brani del vangelo, ad un esame riflessivo nel gruppo alla fine di ogni giornata, a momenti singolari di preghiera o di celebrazioni eucaristiche (sulla casa di Pietro, nel deserto di Giuda, al S.Sepolcro).

Gerusalemme ha voluto dire visitare i luoghi conclusivi della vita di Gesù (Cenacolo, Getsemani, Gallicantu, Golgota e S.Sepolcro), ripercorrere la via Crucis, camminare nella città di oggi dentro le mura. A circa 10 km a Betlemme, in territorio palestinese, il gruppo ha poi visitato la Basilica della Natività, il Campo dei pastori, incontrando le suore dell’Ospedale Pediatrico al quale la parrocchia di Vinci ha consegnato come nel passato delle offerte raccolte in precedenza.

Il Pellegrinaggio è stata l’occasione per avere un riferimento diretto ai racconti del vangelo per chi è venuto la prima volta, ma anche l’opportunità di entrare maggiormente dentro ai valori di questi luoghi per chi già vi era stato. Allo stesso tempo questa visita ha rappresentato un segnale forte ed attuale di quante sofferenze si vivano in questa terra e di quante ingiustizie vengano attuate. L’intelligenza di chi costruisce missili o tunnel dovrebbe essere, invece, applicata per inventare la pace: ci sono questioni politiche, economiche e sociali fortemente intrecciate, ma, se prevalessero il coraggio e la saggezza, si potrebbe realizzare una proficua convivenza pacifica!

Panorama di Gerusalemme